Quante fotografie scattiamo ogni giorno? E quante di queste vengono indirizzate verso un canale sicuro che ci permetta di farci conoscere ed apprezzare da un pubblico più ampio?
Pochissime, se non addirittura pari allo zero.
Nella carriera di ogni fotografo, amatore o professionista che sia, arriva sempre quel giorno in cui ci si chiede che direzione dare alle proprie immagini: se relegarle ad una cartella nascosta nel nostro PC o se trovarle un ruolo preciso nel nostro percorso autoriale.
Le possibilità sono molteplici ed Internet, dal canto suo, ci fa sembrare giuste e facili anche le opportunità più lontane dalle nostre corde.
Credo sia arrivato il momento di fare ordine in questo ecosistema fatto di promesse non mantenute e di miraggi irrealizzabili.
Così, per capire dove sbattere la testa, ho dato un’occhiata ai miei appunti, ho testato varie possibilità e ti ho raccolto, in questa breve lista, sette differenti modalità per sentirti meno in colpa e per dare finalmente valore alle tue fotografie.
Anche qui non esiste una vera e propria regola. Puoi attuarle tutte o trovarne delle tue personali. Se diventerai ricco grazie a queste, ricordati almeno di citarmi nel tuo discorso di premiazione — o di mandarmi una cartolina dalle Bahamas.
1) Social Networks (Instagram, Facebook e Flickr)
Il primo pensiero, quello di tutti e quello che, se sfruttato in una maniera atipica ed originale, ti può dare davvero molto spazio. Pubblicare le tue immagini sui Social Networks è gratuito, veloce ed immediato. Può essere molto frustrante, lo so benissimo, ma la costanza e la scelta dei tuoi contenuti può renderlo più entusiasmante di quanto tu possa immaginare.
Ma come fare a renderlo davvero così proficuo? Un consiglio che ti posso dare è quello di immaginare di ordinare, sapientemente e con coscienza, un album di famiglia. Prendi le fotografie sparse senza un criterio da una scatola impolverata e nascosta chissà dove nella tua cantina: le dividi, scegli le migliori, le attacchi sulle pagine, abbellendole dove possibile, e lasci tutto il resto da parte.