Scegliere la fotografia che funziona da una serie non è mai una passeggiata. All'interno di un processo delicato in cui intervengono diverse forze che contribuiscono a rendere più chiari alcuni percorsi ed altre, invece, più difficile l'affermazione di un pensiero critico, uscirne vincitori è una sfida problematica.
Ci si mette l'autocritica, mai esaustiva del tutto, e la nostra emotività, che confonde il nostro giudizio portandoci a far prevalere, nella nostra scelta, le immagini che ci stanno a cuore, più di quelle che funzionano davvero.
L'amara verità è che non tutti, purtroppo, affrontano lo scoglio dell'editing con le stesse facoltà ed energie e spesso, anche a distanza di numerosi mesi dalla produzione di quegli scatti, sentiamo di esserne ancora totalmente sopraffatti.
Per questo ho pensato di raccogliere qui sotto una serie di piccoli stratagemmi per aiutarti, ed aiutare, tutti coloro che si stanno ritrovando in questa fase di stallo: un filo di Arianna utile a capire quando una nostra fotografia funziona.
Cosa intendiamo per "fotografia che funziona"?
Prima di arrivare al succo del nostro discorso è doveroso uno spiegone sul termine "funzionare". Funzionare è un termine che uso spesso e che sono sicuro avrai sentito anche tu almeno una volta nelle letture portfolio o nei libri di fotografia.
Quando si parla di "fotografia che funziona" si intendono tutte quelle fotografie oggettivamente ben composte, pensate e scattate.
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