La sezione autori accoglie una nuova arrivata, una fotografa che, come Vivian Maier, ha rivoluzionato il mondo grazie alle sue fotografie ricche di sensibilità e sentimento. Stiamo parlando di Dorothea Lange: fotografa americana che partecipò attivamente al cambiamento del proprio paese.
Dorothea Lange Biografia
Dorothea Lange nasce a Hoboken nel 1895. A soli 7 anni fu colpita dalla poliomielite che le fece perdere il controllo della gamba destra non permettendole, inizialmente, di potersi spostare agevolmente da un luogo all’altro. Questo “problema” non la fermò nei suoi studi e nella sua corsa verso il mondo della fotografia professionale tanto che, nel 1917, conseguì gli studi presso la Clarence White School di New York.
I suoi buoni risultati e le sue ottime fotografie la portarono a diventare ben presto una tra le più importanti fotografe di quel tempo. Infatti nel 1932 entrò a far parte della Farm Security Administration, un programma eretto dallo stato americano per immortalare, tramite gli scatti di importanti fotografi, la ripresa dalla “Grande depressione” del 1929.
Successivamente produsse un quantitativo smodato di reportage su migranti, classi sociali povere e braccianti riuscendo sempre a tirar fuori, attraverso il suo modo di approcciarsi con i suoi soggetti, degli scatti tutt’ora di grande interesse.
Tra le sue più importanti immagini ricordiamo quella che raffigura una donna, Florence, con i suoi tre bambini - immagine che gli fruttò molta fama e denaro all’interno del mercato fotografico - e White Angel Breadline, foto di un uomo dal cappello sgualcito che attende, insieme ad altri, di ricevere un pasto caldo.
Il processo creativo di Dorothea Lange
Dorothea Lange, al contrario di altri suoi colleghi che collaborarono nella Farm Security Administration, aveva una grandissima sensibilità e conoscenza sociale. Nelle sue foto si evince una grandissima predisposizione a creare un legame quasi intimo con i propri soggetti. L'intento era di renderli protagonisti.
Le sue immagini riescono, con grandissima semplicità e schiettezza, a creare un quadro reale dell’America di quel tempo. Al centro di tutto c'è la sua voglia di mettere in evidenza quelli che sono i problemi di un paese che non era perfetto e che doveva svegliarsi di fronte a certe questioni sociali che meritavano maggior attenzione.
I suoi lavori più famosi trattano proprio le condizioni di classi sociali povere, con un maggior riguardo verso i migranti e i lavoratori. Queste due rappresentavano gran parte della società americana ed erano il punto di partenza per lo sviluppo di un paese, che da lì in poi, sarebbe diventato la forza mondiale che è tutt’oggi.
Cosa ci insegna Dorothea Lange sulla fotografia?
Dorothea Lange, essendo donna in un periodo in cui esserlo contava ancora troppo poco, ci insegna il come la fotografia possa essere una rampa di lancio per tutti: indipendentemente dall’età, dal sesso e dall’etnia.
Inoltre, ci insegna che il mezzo fotografico ha un ruolo fondamentale a livello sociale. Lei è riuscita a renderlo ancor più evidente in un’epoca in cui la fotografia era da poco riuscita a staccarsi dalla pittura, rendendosi autonoma.
Il sacrificio e la voglia di verità hanno reso questa fotografa una delle più importanti del mondo, facendoci ben capire che tramite la passione e lo sforzo si possono raggiungere anche traguardi prima impensabili.
Insomma, per fare fotografia ci vogliono grandi intenzioni ed uno scopo. Dorothea li ha trovati e oggi le sue immagini non fanno altro che ricordacelo a gran voce.