Un uomo, dal baffo folto, probabilmente un impiegato di qualche studio legale, addenta un libro malconcio nel bel mezzo di una strada trafficata di New York.
Non è una scena del crimine - il libro, ahimè, aveva visto già tempi migliori - ma una delle situazioni più esilaranti ed eccentriche che la strada ci abbia offerto negli ultimi anni dall'invenzione del genere della Street Photography.
La fotografia è di Jeff Mermelstein scelta, non a caso, per fare da copertina all'ultimo libro di David Gibson, "Street Photography: A History in 100 Iconic Images": una raccolta, a detta di David, mirata al racconto dell'evoluzione del genere attraverso le più belle immagini del secolo.
Ci sono diverse cose che mi hanno colpito di questo volume.
David Gibson, colpevole di aver portato molti di noi, grazie alle sue guide ed articoli, a vedere la strada in tutte le sue incredibili e misteriose bellezze, ha riportato su carta il successo di "100 Great Street Photographs" cambiandone però il punto di vista e la selezione finale.
Se nel primo libro la difficoltà stava nel racchiudere 100 immagini del contemporaneo in un unico volume, in questo era farlo scavando negli archivi di alcuni dei più importanti fotografi al mondo (che responsabilità!).
Un esercizio, il suo, che potrebbe sembrare facile all'occhio dell'inesperto.
Basta farsi un giro online, raccogliere quello che si trova dei migliori in una cartella ed abbellirlo graficamente per venderlo ai mammal...agli appassionati.
David avrebbe potuto farlo, tranquillamente. La sua fama da fotografo e da scrittore di fotografia ne avrebbe comunque decretato numerose vendite e buone recensioni, eppure, per chi lo conosce bene, sarebbe stato un vero sacrilegio.
A David Gibson piace complicarsi le cose e per questo, oltre ad aver aggiunto QUELLE IMMAGINI di cui tutti noi siamo innamorati, ha voluto metterci del suo, proponendoci una raccolta diversificata ed unica sulla fotografia di strada.
Quello che ne è venuto fuori è una selezione incredibile, che ci spinge a riformulare qualsiasi opinione nei confronti di alcuni autori e correnti artistiche e mettere in chiaro come in questo genere fotografico non esistano preconcetti o catene.
David Gibson ha un'idea molto particolare della fotografia di strada.
Non esiste per lui una fotografia di strada fatta solo in strada e neanche una fotografia che non prende minimamente in considerazione il coinvolgimento, seppur solo visivo, di soggetti, situazioni e contesti: la sua, per così dire, è una visione molto originale e ribelle, la stessa a cui mi sento vicino anche io.
Questa sua attitudine la vediamo nell'editing delle immagini, che accolgono i lavori anche di ritrattiste come Ruth Orkin, e nel manifesto iniziale, in cui David ci sottolinea il motivo della sua selezione e di cosa sia per lui un'icona in fotografia.
Il volume è quindi non solo colmo di bellissime immagini, da tutto il mondo e da tutte le epoche, ma soprattutto pieno della filosofia di un autore che continua a stupirci per l'avanguardia e la modernità dei suoi pensieri.
Unica nota dolente: è stampato solo in lingua inglese, un problema di poco conto perché i testi, seppur ricchi di aneddoti e collegamenti storico/culturali, sono solo di accompagnamento: le immagini, in questo libro, hanno lo spazio che meritano.
Che dire, se amate la fotografia di strada, questo è da tenere in libreria!