Definire Ferdinando Scianna solo un fotoreporter o un fotografo è riduttivo. Ha scritto libri, poesie ed articoli di grande successo. La sua è una produzione immensa, ricca di qualità, ma la fotografia, per quanto se ne possa dire, rimane ancora il suo primo amore, la sua più grande musa.
Per questo oggi andremo ad analizzare la sua biografia, il suo modo di vedere il mondo attraverso lo strumento fotografico e proveremo a carpire, dalle sue immagini, tutti quei consigli utili per migliorare la NOSTRA fotografia.
Ferdinando Scianna Biografia
Ferdinando Scianna nasce a Bagheria nel 1943. Dopo aver intrapreso gli studi di Lettere e Filosofia nell’università di Palermo, inizia a realizzare le prime mostre nella sua città d’origine dove, nel 1965, avrà un importante incontro con Leonardo Sciascia, scrittore siciliano, che verrà entusiasmato dalle foto di Scianna tanto che, tra i due, nascerà una profonda amicizia (molte delle sue fotografie verranno introdotte proprio dai testi di Sciascia).
Da li in poi sarà una strada in salita per il fotografo siciliano che, trasferitosi a Milano, inizierà a collaborare per importanti giornali e riviste nazionali. Il suo lavoro lo porterà a stringere anche accordi con l’estero dove pubblicherà Les Siciliens (Francia) e conoscerà il suo mito, ovvero Henri Cartier-Bresson che lo farà entrare come primo fotografo italiano nella Magnum Photos (1982).
Ferdinando Scianna continua ancora oggi il suo lavoro di vera e propria narrazione degli eventi della vita e della società degli uomini con la stessa passione e serietà che lo hanno contraddistinto in passato.
Ferdinando Scianna: trovare il giusto connubio fra passione e lavoro
Più volte Ferdinando Scianna si è soffermato a parlare della figura del fotografo in tempi moderni e di come il lavoro di quest’ultimo possa ancora veramente cambiare le cose e la visione della società.
Ferdinando Scianna è convinto che il fotografo debba “eticamente” narrare i fatti così come si pongono di fronte a lui e, per farlo nella maniera più ottimale, bisogna che quest’ultimo sia capace di inserirsi nel contesto che vuole fotografare.
La ricerca della perfezione tecnica non è importante al fine dello scatto, ad avere il ruolo fondamentale nella creazione della propria opera deve essere la ricerca di un evento, o momento, che possa far scaturire emozioni contrastanti ed importanti. Conta il come si narrano gli eventi e non il come vengano fotografati (parlando di attrezzatura vera e propria).
Ferdinando Scianna ha più volte raccontato il come i fotografi moderni siano interessati maggiormente a sfoggiare questa super nitidezza, o super post-produzione, delle proprie foto senza però essersi concentrati veramente su quella che dovrebbe essere la base dello scatto in sé, ovvero il saper catturare e contestualizzare il momento. Se si è in grado di fare tutto ciò la propria attrezzatura passa in secondo piano.
I dipinti si fanno, le fotografie si ricevono — Ferdinando Scianna
In una sua intervista a maledettifotografi.it, il fotografo siciliano ha parlato del ruolo della fotografia e di come essa debba essere interpretata in maniera differente rispetto alla pittura.
Le fotografie vengono scattate e rappresentato una cattura della realtà, per questo motivo il fotografo, più che un creatore, è un interprete.
Ferdinando ha anche parlato di come le amicizie con personaggi più sapienti di noi e l’avere una formazione artistica e culturale variegata, possa realmente condizionare positivamente i nostri scatti.
Quando si conosce e si ha la predisposizione ad accogliere informazioni inerenti a temi ben disparati fra di loro, si ha la possibilità di poter narrare gli eventi con una “sicurezza” e creatività ben evidente rispetto a scatti fini a sé stessi.
Cosa ci insegna Ferdinando Scianna sulla fotografia?
Ferdinando Scianna, pur avendo ormai un età avanzata, è molto vicino a quella che è lo sviluppo recente della figura del fotografo ma, soprattutto, è uno dei pochi rappresentati di quello che dovrebbe essere il ruolo del fotoreport moderno.
Non sono più sicuro, una volta lo ero, che si possa migliorare il mondo con una fotografia. Rimango convinto, però, del fatto che le cattive fotografie lo peggiorano — Ferdinando Scianna
Ferdinando ci insegna che la fotografia deve essere rispettata, amata e utilizzata per fini importanti. La nostra macchina fotografica è un mezzo che può regalare molte soddisfazioni ma, soprattutto, non deve rappresentare un impedimento in quello che è il ruolo cardine della sua creazione: ovvero il saper catturare l’instante e il saper rendere magnifico ogni momento della nostra vita.
La creazione del nostro stile personale deve passare per un processo lungo e faticoso, non dobbiamo avere dei pregiudizi in riferimento a generi fotografici diversi dal nostro ma, soprattutto, dobbiamo essere in grado di apprezzare tutto quello che ci circonda e ci rende uomini, artisti e esseri viventi.
Solo con grande umiltà, conoscenza e passione si può diventare un grande fotografo!