Ogni anno nella piccola località di Noci (provincia di Bari), si allestiscono immensi fuochi in onore di Santa Lucia, protettrice dei ciechi, degli oculisti e degli elettricisti.
La tradizione, nata da un'influenza pagana, accoglie nelle strade numerose persone, fotografi in erba e preziosi momenti di incontro tra i cittadini. I falò, quelli più grandi, sono uno spettacolo imperdibile.
In questa serie di fotografie realizzate da Alessandro Sardella, dal nome "Fuoco cammina con me", la tradizione è nel pieno della sua essenza: il fuoco abbraccia, sontuosamente, le figure diafane dei festanti nelle sue lunghe e tentacolari braccia.
A primo impatto sembra colpirli, ghermirli nel cuore del suo nucleo. In realtà il pericolo non esiste, è solo un espediente tecnico dovuto all'utilizzo del flash - sulla seconda tendina - e all'accostamento degli elementi cittadini.
Quella che costruisce Alessandro è una breve allegoria di come quel fuoco, di passaggio, tocchi innumerevoli anime e diventi, nell'osservarlo, uno specchio di noi stessi, un essere alimentato da sogni, paure e speranze di un'intera generazione.
Nel fuoco ci interroghiamo ed alcuni, assicurano, ricevono delle risposte, trovando nel crepitare di quegli afflati ardenti una soluzione ai propri quesiti.
In queste fotografie il fuoco non scotta, ma comunica e ci accompagna nelle nostre fugaci esistenze, perché "Fuoco cammina con me", più che una credenza religiosa o idealistica, è un dato di fatto: quel fuoco ce lo abbiamo dentro.
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Gianluca De Dominici
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