Quando non puoi andare a fare Street Photography, è la Street Photography a venire da te. Ho pensato questo appena ho visto su Instagram il meraviglioso lavoro di Giovanni Stimolo.

Il fotografo di origini siciliane ha avuto una brillante idea durante questa quarantena: ricostruire, attraverso l’atto artistico del collage, quelle scene di fotografia di strada immaginate nella propria mente. Un processo che lo paragona quasi ad mago, o ad un chirurgo se preferiamo, e che gli ha permesso di vestire i panni di un vero e proprio creatore di attimi.

Nel suo progetto, tutt’ora visibile sui social, ha dato vita, in forma tangibile, e in pochi passi, a quegli stessi volumi prima solo sognati e ora magicamente visibili su carta. Un approccio che mi ha incuriosito parecchio. Ma cosa nasconderà mai dietro a quei ritagli apparentemente banali?

La Street Photography prende forma: ma questa volta per davvero! — Giovanni Stimolo

La quarantena ci ha relegato tutti a vivere la maggior parte delle nostre ore giornaliere dentro le nostre case. Alcuni sono riusciti ad apprezzare questo tempo in più. Si sono riposati, o hanno completato finalmente quel libro che da mesi era lì sul comodino, ansioso di attenzioni.

Altri invece hanno sofferto, e soffrono tutt’ora, di questo prolungamento “del dolce far niente”, che sta causando, aimè, più di qualche grattacapo agli individui abituati ad uno stile di vita dinamico.

All’interno di questo eterno calvario ci sono anche i fotografi, soprattutto quelli di strada, che hanno sofferto maggiormente questo allontanamento dai loro “campi di battaglia”.

Mentre altri praticanti di generi opposti si sono arrangiati, riponendo il proprio interesse nell’archivio o nella produzione digitale, i fotografi di strada hanno visto escludersi l’unico campo davvero utile per la realizzazione di immagini di un certo tipo: il contesto urbano.

C’è però chi come Giovanni Stimolo non si è dato per vinto e tra una lettura di Matisse, e la visione del “L’images à la sauvette” di Bresson, ha deciso di ritagliare qualche pezzo di cartoncino per vedere cosa ne potesse uscire fuori.

© Giovanni Stimolo, 2020

La Street Photography è un genere ampio, che contempla tanti elementi e che è aperto a tante interpretazioni. Oggi ne conosciamo numerose forme, come quella offerta da Michael Wolf, sulla piattaforma di Google Street View, ma questa proposta da Giovanni, è diversa, ci fa sorridere e ci ricorda sempre di più come la fotografia stia acquistando, pian piano, una nuova corporalità; un modello fluido che ingloba al suo interno tutte le arti e tutte le possibili visioni provenienti da mondi differenti.

D’altronde basta poco per uscire da quegli schemi mai troppo rigidi ed imposti dalla società contemporanea, e questo lavoro, nato un pò per caso — la miccia è stata la visione delle opere di Matisse e la rottura della propria macchina digitale — ne è l’ennesima prova.

La strada qui non sarà vera, ma la percepisci comunque: la vedi scorrere di fronte a te come se fosse la cosa più realistica di questo mondo. Basterebbe ogni tanto quindi prendere in mano la situazione, annullarsi, dimenticarsi di se stessi, per aprire la mente a nuove esperienze, a nuovi approcci.

Giovanni ci è riuscito e speriamo che questo progetto possa continuare, per vederlo in contesti sempre più importanti.

Sostieni il Blog

Senza la fotografia, il mondo sarebbe un posto tremendamente noioso e spietatamente scontato. Permettimi di continuare a farla conoscere al pubblico italiano nella sua forma più pura e singolare. Basta poco, l'equivalente di un caffè a settimana.

Sostienimi
Condividi