Se mi chiedessero quale tra i fotografi di strada moderni è sicuramente il più famoso, risponderei Alex Webb. Il fotografo americano è riuscito a scrivere una fase importante della fotografia grazie al suo occhio e alla sua gestione dell’inquadratura. Ma quale storia si nasconde dietro ad una delle sue più famose immagini?
Quando la luce rende tutto più surreale…
Siamo nel 1979, Alex Webb, insieme a sua moglie Rebecca, si trova al confine tra la California e Tijuana (Messico). Il fotografo americano, in quell’estate torrida, decise di affiancarsi ad un’unità della polizia per poter catturare, in quello che è uno dei luoghi in cui i Messicani provano ad attraversare il confine, gli arresti.
Non era la prima volta che Alex fotografava questi momenti ma, per diversi motivi, non era mai riuscito a realizzare delle immagini che lo convincessero fino in fondo. Un giorno, mentre si trovava in viaggio verso l’America, osservò il cielo e scovò un gruppo di Messicani che stavano per essere arrestati.
Più tardi, lo stesso giorno, mentre percorrevamo in macchina una strada che correva lungo il confine, guardavo dal finestrino. Il sole al tramonto, diffuso dalla foschia della California del sud, inondava di luce dorata un campo di fiori gialli. Ad un certo punto vidi delle figure in lontananza e un elicottero che sorvolava la zona. Chiesi all’autista di fermare la macchina e corsi nel campo in mezzo ai fiori; fu così che mi trovai a fotografare il momento fatale di un arresto.
— Alex Webb in “Street Photography ed Immagine Poetica”
Alex era riuscito a rendere un momento di grande tensione meraviglioso, grazie alla luce surreale che colpiva le figure e che creava un’atmosfera al limite della realtà.
Quest’immagine è oggi una delle più famose del fotografo americano, ma anche un ritratto di quell’America che ancora oggi combatte la sua battaglia contro un popolo alla ricerca della salvezza.