Moltissimi fotografi del passato sono rimasti impressi nelle nostre menti grazie alla diffusione di fotografie molto chiacchierate e rimaste alla storia.
Se il chiacchiericcio attorno a certe immagini ha causato diverse incomprensioni relative alla qualità o alla varietà del lavoro di un fotografo, vedi Nino Migliori, per altri ha rappresentato un trampolino di lancio per la propria carriera.
A questo appello appartiene Josef Koudelka che, grazie alla sua famosa immagine realizzata a Praga nel 1968, diede avvio, ufficialmente, alla sua avventura fotografica.
Pochi minuti prima della tempesta…
Siamo nel 1968, il fotografo ceco, consapevole dell’imminente scoppio di una manifestazione cittadina contro l’occupazione russa, chiese ad un’amica di poter dormire da lei in modo da poter osservare con i propri occhi l’inizio della rivolta.
La postazione era perfetta, la casa si affacciava proprio davanti alla Piazza di San Venceslao, luogo che avrebbe visto, alle 12:00 del 23 Agosto, l’arrivo dei manifestanti.
Sono le 12:20 e nessuno è ancora arrivato sul luogo prescelto. I Cechi, consapevoli che il loro atto sarebbe stato tradotto come una vera e propria dichiarazione di guerra, decisero di rimanere nelle loro case.
La città non era mai stata così desolata come quel giorno e l’unico vero testimone di questa vicenda storica fu Josef Koudelka.
L'immagine è semplice, lapidaria.
Il fotografo riprende il suo braccio che occupa la parte bassa dell'inquadratura. L’orologio, molto probabilmente dello stesso fotografo, o prestato dalla sua amica, mostra lo scorrere del tempo, in un momento della storia che però sembra essersi fermato incommensurabilmente.
Questa fotografia, essenziale dal punto di vista compositivo, è entrata alla storia come una della più importanti testimonianze degli eventi che si susseguiranno in seguito e che daranno vita a vari scontri tra cittadini e militari.
Un'immagine che fa del silenzio la sua arma più forte e che rende onore perfettamente al detto " essere al posto giusto nel momento giusto".
Josef Koudelka, già allora, mise in evidenza le sue capacità e il suo coraggio. Il fotografo, per potersi definire tale, deve rischiare il tutto e per tutto.