Jeff Mermelstein. Ci siamo. È arrivato il momento di parlarvi di uno dei pochi fotografi di strada americani che ha stravolto il modo di concepire il genere fotografico contemporaneo.
Colui che tutt’oggi fa discutere per la sua poca noncuranza nei confronti della privacy delle persone ritratte. Ma anche colui, riconosciuto per la sua straordinaria capacità di mettere in risalto i momenti più bizzarri della quotidianità umana.
Biografia
Jeff Mermelstein nasce nel 1957 a New Brunswick, New Yersey. La sua carriera scolastica è stata contrassegnata da due importanti centri culturali: il Rutgers Collage e il Centro Internazionale di Fotografia a New York.
Il passaggio nella Grande Mela fu fondamentale per il fotografo americano poiché, fin da subito, venne scosso positivamente dalle vibrazioni ricevute dalle energiche strade newyorkesi.
L’amore nei confronti della fotografia di strada fu immediato. Per Jeff uscire con la propria macchina fotografica divenne quasi una esigenza personale tanto che, il suo già ottimo lavoro documentaristico, eseguito per importanti riviste di settore, si unì precocemente alla sua produzione autoriale.
Oggi Jeff Mermelstein continua a scattare per le strade americane, sfruttando tutti i canali di social network per diffondere, e condividere, le proprie opere — soprattutto tramite Instagram.
Nel tempo libero tiene anche moltissimi corsi legati al genere fotografico in questione e qualche lezione in importanti centri culturali americani. La sua visione nei confronti della fotografia è diventata iconica e storica. Una delle visioni tutt’oggi più apprezzate ed emulate dai fotografi di strada contemporanei.
Tra i suoi progetti più interessanti ricordiamo Sidewalk, No title here e TwirlxRun. Scatta con una Leica M-P e un’ottica 35mm — per ora utilizza moltissimo lo Smartphone per le sue immagini.
Il processo creativo di Jeff Mermelstein
“Un fotografo molto controcorrente il nostro Jeff Mermelstein“. Già con questa piccola, ma soddisfacente frase, potremmo delineare una prima parte del profilo di questo magnifico autore.
Ma sappiamo bene che questo non basta. Non basta perché Jeff ha da dirci molto sul genere della fotografia di strada e sulla vita; su come dovrebbe essere presa e interpretata per vivere meglio. Ma lasciamoci per qualche momento rapire dalle sue immagini.
Conosciamo bene la vastità di occasioni offerte dalle innumerevoli strade americane. L’intersezione fra le vie è un monito per chi accoglie volontariamente i momenti irripetibili presenti in ogni angolo delle cittadine — per non parlare della diversità culturale, che già di per sé, è fortemente attraente.
Jeff si muove come un rabdomante alla ricerca del bizzarro. A quella correlazione di elementi a cui normalmente non degniamo neanche di uno sguardo. Le sue fotografie ce lo dicono chiaramente: il mondo è più complesso di quello che noi pensiamo.
Ogni oggetto, ogni colore e ogni momento acquistano un significato differente, se osservati sotto una “luce” estranea o anormale.
Vedendo le sue immagini ci viene voglia di uscire a scattare. Di provare a catturare anche noi questi momenti davvero iconici, degni di essere immortalati. Jeff ha però un’abilità innata di saper fiutare l’occasione — cosa non da tutti. È come se egli incanalasse in se stesso un’energia positiva e la lasciasse andare ogniqualvolta attraversa le sue strade. Quelle più amate. Quelle che gli hanno dato maggior soddisfazioni.
Il suo stile unisce la modernità al passato. Ci ricorda per alcuni aspetti il maestro Garry Winogrand — sicuramente colui che lo ha influenzato maggiormente per le modalità di esecuzione — ma anche altri fotografi di strada più contemporanei, come Joel Meyerowitz.
Jeff Mermelstein scatta innumerevoli immagini. Lo fa ogni giorno senza lavorare a nessun progetto specifico — tra l’altro con una disinvoltura da vero eroe. Una scelta molto particolare, ma perfettamente incline a descrivere il personaggio in questione.
Sembra non esistere un instante irripetibile non passato per la fotocamera di questo impressionante autore. Come sembra non esistere, un volto non ritratto ed estremizzato dall’occhio curioso di Jeff. Eppure i momenti sono stati sempre lì, alla mercé e alla vista di tutti. Che sia forse lui un vero e proprio extraterrestre?
Cosa ci insegna Jeff Mermelstein sulla fotografia?
Potremmo parlare per ore di Jeff, ma mi sembra giusto lasciar spazio ai vostri pensieri e alle vostre considerazioni. Il fotografo americano è un vero e proprio maestro per i seguaci del genere della fotografia di strada, e le sue immagini, potrebbero tranquillamente essere studiate sui banchi di scuola.
Il suo approccio alla vita e alla fotografia è semplice. Siamo attorniati costantemente da eventi che risultano essere normali, privi di significato nella mente di molti. Ma ecco che in fotografia si trasformano: l’ironia, il bizzarro e il grottesco vengono fuori da quei visi e dai quei movimenti al limite dell’immaginazione.
È forse questo il primo insegnamento che ci dona Jeff Mermelstein: osservare con occhi diversi ogni minima frazione della nostra esistenza — rischiando di passare molte volte per un folle o per fastidioso. In quei volti rintontiti si nasconde qualcosa in più che un semplice sguardo, sta a noi saperlo catturare e immettere in un contesto più armonioso.
Il fotografo americano si spinge fino al limite. Attraversa luoghi sconosciuti e li “aggredisce” cambiando continuamente il punto di vista e il taglio fotografico. Non dobbiamo avere paura di muoverci all’interno dello spazio cittadino. Esso è il nostro campo di battaglia e la nostra unica ragione di vita.
E non pensate che debba essere necessario viaggiare per trovare l’ispirazione, anche sotto casa, passando per le stesse strade ormai vissute e consumate da molti, c’è qualcosa che merita di essere fotografato.
Insomma, scattate molto e non fatevi prendere dal panico, che siate bassi, alti, grossi o magri, c’è posto per tutti in questo meraviglioso mondo della fotografia di strada.