La caccia ha da sempre contraddistinto l'uomo sulla terra. Questa pratica, giustamente estirpata dagli usi e dai costumi della civiltà moderna, è rimasta il simbolo di un passato arcaico, una prassi che ha reso famosi personaggi e divinità ed oggi relegata al solo mondo animale.

C'è però un qualcosa che della caccia è rimasta inalterata.

A continuare ad affascinare e a rimanere, allo stesso tempo, inoffensiva, è la sua componente ritualistica, collegata ad una tradizione ben radicata nell'essere umano e raccontata attraverso metafore e poesie in tutto il mondo.

In Kingdom of Hounds, di Tony O'Shea, non ci sono prede né cacciatori, ma solo cani addestrati per arrivare al traguardo e vincere un premio. Questo lavoro, seppur privo di sangue e selvaggina, riesce comunque a farci emozionare.

Kingdom of Hounds (2023) di © Tony O'Shea

Un lavoro splendido quello di Tony O'Shea.

Recentemente stampato da RRB Photobooks, la monografia racconta la tradizione del Kerry Beagle Drag Hunt, un sorta di corsa ad ostacoli in cui i segugi tipici di quella zona, Kerry Beagle, affrontano caparbiamente le ostiche terre dell'Irlanda.

La corsa, organizzata annualmente dalla Kerry Beagle Association, si basa su un percorso prestabilito in cui i cani, stimolati da un odore d'anice, seguono le tracce lasciate dai loro addestratori per raggiungere il traguardo finale.

A rendere difficile il tragitto, oltre al già complicato clima irlandese, ci sono pozzanghere, fiumi, fango, erba alta e colline: tutti elementi, precedentemente studiati dall'associazione, per rendere la gara la più entusiasmante possibile.

La corsa, vista da fuori, è un vero spettacolo.

Tony O'Shea segue appassionatamente questo evento da tantissimo tempo. Pur risiedendo stabilmente a Dublino, torna ogni anno nella contea di Kerry - luogo dov'è nato e cresciuto - per vivere questa tradizione insieme a famigliari ed amici.

Essendo cresciuto nel Sud di Kerry, vedevo e sentivo con regolarità i segugi e i loro padroni riunirsi per queste manifestazioni, durante le domeniche di fine primavera/inizio estate. Sembravano scene primordiali, come se avessero da sempre fatto parte di questa terra al confine dell'Europa - Tony O'Shea

La fotografia di Tony si sposa perfettamente con questo evento.

La sua capacità di saper entrare dentro la scena, senza alternarne umori e fisionomie, accoglie perfettamente l'energia e lo stoicismo di questi simpatici soggetti, che come veri atleti, affrontano coraggiosamente ogni ostacolo.

C'è un detto che gira spesso tra noi europei: i cani assomigliano ai loro padroni e in effetti, la robustezza e la cocciutaggine di questi segugi, non è da meno di quella dei loro addestratori, inzaccherati fino alle ginocchia ma felici di essere lì.

Attraverso un punto di vista quasi da fotografo di guerra, Tony si piazza agilmente nelle migliori posizioni, riuscendo a raccontare fotograficamente, dalla fase della preparazione, a quella della caccia artificiale, tutti i momenti cruciali dell'evento.

Sono tre gli scenari principali del suo racconto: i segugi, i loro padroni e la natura.

Facce della stessa medaglia che si riuniscono insieme per descrivere a noi stranieri, totalmente all'oscuro di tutto, le reali vestigia dell'Irlanda e del popolo irlandese, una comunità ormai moderna ma non per questo privata delle sue tradizioni.

Kingdom of Hounds (2023) di © Tony O'Shea

Kingdom of Hounds parla di caccia, ma non di quella a cui siamo abituati.

Le immagini di Tony O'Shea sono potenti, sensibili: strappano un sorriso per l'esuberanza di alcuni contesti - l'alzamento della coppa è pura poesia - e rimettono in discussione il nostro modo di vivere e percepire il territorio di appartenenza.

Niente è dato per scontato. Il fotografo conosce visi, terreni e le persone protagoniste di queste fotografie, eppure scompare all'interno delle sue inquadrature, per far prelevare, di voglia o controvoglia, l'anima dell'Irlanda.

Una fotografia, la sua, che parla di rapporti, vicini e lontani, legami che si mescolano all'interno di un unico e grande territorio che non ha mai smesso di erigersi all'esterno come un luogo mai del tutto addomesticato.

Perché, se ci pensi, ci sono forze e rituali che non possiamo ammansire e per quanto tentiamo di modernizzarci a tutti i costi questi ritornano a fare capolino, ricordandoci come siano da molto più tempo di noi presenti su questo pianeta.

Kingdom of Hounds è l'ennesima dimostrazione di come le belle storie siano spesso a pochi passi da casa nostra, pronte a diventare, nelle mani giuste, materia basilare di racconti e di poesie d'amore.

Un bel lavoro, a cui molti dovrebbero ispirarsi.

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Chi è Tony O'Shea?

Tony O'Shea è un fotografo irlandese. Il suo stile è caratterizzato da un bianco e nero asciutto e da una straordinaria visione sull'essere umano. Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo Dubliners (1992). Qui puoi sbirciare il suo profilo Instagram.

Fonti utilizzate:
  1. Tony O’Shea – Kingdom of Hounds (avisualzine.com)
  2. Scent with love: Irish drag hunting – in pictures (theguardian.com)
  3. Tony O’Shea - Kingdom of Hounds (libro sfogliato)
  4. Irish Hunt (blindmagazine.com)
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