Cosa rende un fotografo contemporaneo unico nel suo genere? È una domanda che si è posto più volte Larry Fink, allievo di Lisette Model e da tanti anni professore di fotografia presso il Bard Collage di New York.
Larry è un tipetto molto sensibile ed introverso. Per lui la fotografia è un modo di rendere chiaro ogni anfratto della nostra vita, per poi condividerlo, in maniera comprensibile e trasparente, ad un pubblico disposto ad accettarne ogni suo difetto.
Una visione semplice delle cose che cerca di trasmettere ogni anno ai suoi studenti e a chi ha la voglia e il tempo di ascoltarlo.
In una recente intervista per il Centro Italiano della Fotografia (CAMERA), gli è stato chiesto quali fossero per lui le virtù che ogni suo studente, ma anche ogni fotografo sulla faccia della terra, dovrebbe avere per potersi definire un fotografo contemporaneo capace.
Te li riassumo qui in questo articolo, sperando che possano ispirarti a diventare un fotografo migliore e un uomo/donna più cosciente della potenza del mezzo fotografico.
1) Essere onesti. Sempre.
Chi fa per mestiere il fotografo di reportage dovrebbe mantenere sempre un atteggiamento teso verso la verità, totale o parziale, dei fatti. Questa è una cosa fondamentale per Larry Fink.
Lui ricorda spesso ai suoi studenti che fotografare è una questione di responsabilità e di prese di posizione. Ogni fotografo, di fronte alla scena che si sta svolgendo a pochi passi dal suo obiettivo, deve essere in grado di saper mettere in luce quella che davvero è la storia che vuole raccontare.
Più è inascoltata e sottomessa dai media vigenti, più è interessante. Il fotografo, dice Fink, deve portare a termine il proprio obiettivo qualsiasi sia la posta in gioco.
L’onestà propugnata da Larry non è però un concetto rivolto solo ai soggetti o ai luoghi fotografati, bensì si rivolge anche a noi stessi: essere onesti con la nostra idea di vita e con la nostra visione delle cose.
Il fotografo non deve farsi plagiare da chi crede che la vita possa essere vissuta solo in una maniera, benché meno arrendersi di fronte alle ingiustizie di uno stato totalitario o abbattersi perché un passante ti ha inveito contro per una fotografia scattatagli di soppiatto.
Bisogna rimanere sempre concentrati e coerenti con sé stessi. Essere onesti in tutto e per tutto. Una regola per Larry indiscutibile.
2) Essere appassionati: della vita e della fotografia.
Se non hai la passione per la fotografia, e benché meno della vita, non dovresti fare il fotografo. Per Larry Fink non esiste un’escamotage convincente per chi non ha ancora compreso questo passaggio fondamentale nel suo percorso autoriale.
E noi lo so sappiamo bene. C’è chi fotografa per soldi e chi per la fama, ma il vero artista è colui che va oltre al materialismo del mestiere e si lascia attraversare liberamente da tutte quelle sensazioni che derivano dal fotografare le persone, e dal vederle sorridere subito dopo.
Questo è l’unico vero compenso che ogni fotografo dovrebbe aspettarsi dal suo lavoro. I soldi, e tutto il resto, arriveranno dopo di conseguenza.
3) Essere curiosi: di tutto e di sé stessi.
Un fotografo curioso è un fotografo vincente. Non esiste al mondo un’altra verità inconfutabile come questa nella storia della fotografia.
Se sei curioso abbastanza da saperti far prendere ed emozionare anche dal più piccolo particolare di un soggetto, sei allora sulla buona strada per diventare un grande fotografo.
Questo passaggio è per Larry Fink fondamentale e ce lo evidenzia lui stesso parlando della sua esperienza personale. Se non fosse stato curioso nella sua vita non avrebbe conosciuto Lisette Model e non avrebbe avuto l’opportunità di poter realizzare molte delle sue fotografie entrate alla storia.
La curiosità ti porta a varcare soglie inaspettate e ti spinge ad analizzare delle situazioni che normalmente ti sarebbero passate per indifferenti. Senza di essa ti ritroveresti a guardare le cose solo nel loro strato più superficiale e banale.
Insomma, se non sei un tipo curioso, dovresti valutare di cambiare mestiere.
4) Saper sbrigliare la propria immaginazione
L’ultima virtù che dovrebbe avere un fotografo contemporaneo per Larry Fink è la capacità di saper sbrigliare, in ogni modo e forma, la propria immaginazione.
Questo è un concetto di vitale importanza. La fotocamera nelle mani giuste può diventare una porta aperta verso il mondo controverso ed ispirato di ogni essere umano. Avere il coraggio di saperla mettere al primo posto è la prima fase per poter vedere la vita da un altro punto di vista.
L’immaginazione, dice Larry, è un arma efficace. Permette al fotografo di decidere, sul momento, da che parte stare: se sull’aspetto totalmente reale delle cose o su quello immaginativo, e a volte, anche su tutti e due. Il fotografo è libero di vivere il momento come meglio crede.
Per tenere l’immaginazione allenata non basta però solo fotografare. Bisogna vivere, conoscere ed esperire situazioni che possano fare da tessere in un puzzle mentale sempre aperto ad annettere nuove componenti. Una sfida che va oltre il saper scattare solo una fotografia.
Un fotografo, senza immaginazione, è un essere destinato a fallire.
Coraggio e Speranza sono l’immaginazione a cui ho sempre pensato per tutta la vita.
- Larry Fink