Tra le tante aziende, che meritano una menzione nel panorama storico/culturale, spunta sicuramente la Leica, azienda tedesca nata nel 1849, che ha contribuito positivamente alla creazione della figura del fotoreporter.
Come Leica ha cambiato il modo di fare fotografia
Torniamo un attimo nel passato, ci ritroviamo a circa un secolo dopo la nascita della fotografia. Nel mercato sono disponibili una moltitudine di macchine fotografiche dalla dimensioni e dai pesi importanti, caratteristiche che nella maggior parte dei casi rendono difficili, se non impossibili, alcuni generi fotografici.
Nel 1925, Leica, fa uscire la sua prima macchina fotografica a pellicola che fin da subito si dimostra essere molto compatta e leggera (circa 350g).
La Leica 1 cambia completamente il mondo di fare fotografia permettendo di poter avere sempre con sé la macchina per ogni evenienza e così poter catturare l’istante senza perdere il momento fondamentale.
Moltissimi fotografi riuscirono in maniera molto più efficace, a realizzare le proprie fotografie, giovando dell’essenzialità del mezzo in generi fotografici come il Reportage e la Street photography. Il fotografo, o artista, non è più condizionato dalla pesantezza del mezzo e così ha tutte le possibilità di poter sperimentare e dar vita a fotografie diverse dal passato.
Tutto questo fu possibile poiché la Germania, nei primi anni del ventesimo secolo, ebbe un grandissimo sviluppo dal punto di vista culturale e tecnologico (tanto che divenne uno dei paesi più all’avanguardia del tempo). Il grande passaggio di intellettuali in questa terra favorì un implemento, e una diffusione, maggiore della cultura artistica e tecnologica dando vita a dei prodotti che tutt’oggi vengono riconosciuti per la loro grandiosa storia ed utilità.
Artisti che fecero uso, o che ancora ne fanno, di fotocamere Leica
Leica ha riscritto il modo di fare fotografia però, ad aver contribuito alla diffusione e la conoscenza del marchio, sono stati soprattutto i grandi fotografi del passato.
Tra i tanti nomi potremmo far riferimento a Henri Cartier-Bresson e Joseph Koudelka, reporter di fama mondiale che, attraverso proprio queste macchine, hanno scritto una fase importante della storia della fotografia.
Henri Cartier-Bresson, ad esempio, trovava nella sua Leica due caratteristiche fondamentali per il suo modo di fare fotografia, ovvero: la compattezza e il mirino a telemetro. Quest’ultimo permetteva al fotografo di potersi concentrare meglio sulla composizione dello scatto e, soprattutto, di poter avere una riproduzione “reale” di quello che egli vedeva (ancora più influenzata dall’utilizzo di un obiettivo 50mm).
Tutt’oggi molti fotografi conoscono il marchio e ne fanno ancora uso nella sua versione prettamente analogica. Leica non ha cambiato l’attacco delle sue lenti permettendo così di poter far uso di tutte le ottiche, passate e recenti, disponibili sul mercato. Altri invece hanno fotocamere Leica digitali, macchine che hanno mantenuto l’essenzialità e la robustezza tipica dei corpi storici, con però delle features all’avanguardia con il tempo.
A cambiare però sono stati i prezzi. Leica, diventato ben presto un marchio di nicchia, ha alzato i prezzi dei suoi prodotti facendoli diventare un oggetto quasi da collezione. Quest’ultimo è un pò un problema, poiché non è prettamente collegato alla qualità del prodotto, che pur si mantiene eccellente, ma più alla conoscenza e al prestigio del marchio.
Leica nel nuovo millennio
Leica è riuscita a diventare un grande marchio in questi anni, ma tutt’oggi per molti fotografi rappresenta un sogno quasi irrealizzabile (anche per me purtroppo).
I costi e la disponibilità di lenti, e corpi, rendono il marchio tedesco poco appetibile dal punto di vista economico, ma molto dal punto di vista “estetico”. L’essenzialità e la robustezza delle Leica è rimasta invariata nel tempo, ma basteranno queste caratteristiche a vendere ancora per molto tempo?
Dal mio punto di vista il costo troppo alto delle ottiche e dei corpi, collegato anche al fatto che nella maggior parte dei casi la tecnologia presente non è la migliore nel mercato, rappresenta un motivo, per un fotoamatore o professionista, di passare “oltre”.
Leica è un marchio che riesce ad offrire delle ottime macchine ma lo fa al prezzo di un intero corredo, per questo motivo mi viene spontaneo considerare queste macchine adatte a chi ama il marchio, oppure, per chi ha bisogno di un certo tipo di mezzo per poter raggiungere un certo tipo di risultato (senza avere interesse nel raggiungimento della “qualità” finale maggiore rispetto ad altri).
Insomma Leica sforna macchine per chi vuole fare fotografia, ma la fotografia quella vera. Fotografia che si slega dalla perfezione e dalle possibilità tecniche, offerte dai mezzi più recenti, per poter invece interessarsi a catturare, come si faceva nel passato, con entusiasmo gli eventi più importanti della nostra vita.