Il più grande - e forse più folle - fotografo dell'800.
Gaspard-Félix Tournachon, artista conosciuto da tutti con lo pseudonimo di Nadar, fu un giornalista, pittore, caricaturista e chi più ne ha più ne metta.
Famoso per i suoi ritratti ai grandi della cultura e della storia francese, Nadar, amato da tutti, non smetteva mai di sperimentare e di mettersi in gioco. La sua vita è stata costellata da numerosi successi, esperimenti ed investimenti disastrosi. Il suo nome, nel bene e nel male, ha ricoperto spesso le prime pagine dei giornali.
Tra tutte le sue più importanti avventure artistiche ricordiamo oggi quella della fotografia aerea, che lo portò, a metà XIX Secolo, a volare sulla città parigina con un pallone aerostatico di sua invenzione (chiamato "Le Géant", il gigante).
Il volo e la fotografia erano per Nadar delle meravigliose scoperte e capisce presto che essere testimone ed utilizzatore di queste stravaganti tecnologie è un passo necessario per l’evoluzione del genere umano.
Nadar vola ogni giorno, spendendo cifre folli, ma le prime immagini che ne vengono fuori non sono perfette: la fotografia di quel periodo non è uno strumento preciso e il lungo tempo di esposizione è un nemico difficile da sconfiggere.
Eppure, qualcosa, ne esce fuori.
Queste - mostrate qui sopra - sono alcune delle prime immagini di un nuovo mondo che si dispiega davanti ai nostri occhi; ritratti di una città che prendono vita in queste manifestazioni di carta ed agenti chimici. Il mito del volo, da sempre nella mente degli uomini, ha ora una sua espressione tangibile.
Un hobby che, pensandoci bene, ha dato i suoi frutti.
Eh si, saranno state catturate a soli "800 metri di altezza" ma è innegabile che queste, nella loro imperfezione, siano immagini che hanno fatto la storia, testimonianze, che da lì a poco, saranno un punto di partenza per lo sviluppo di pratiche militari e di strategie per il controllo del territorio circostante.
Tutto questo quasi 50 anni prima dell'invenzione del primo aereo (!).
Nadar era già avanti per la sua epoca e vedendo le sue opere, riflessi di una città destinata presto a cambiare, la fotografia con il drone, oggi tanto amata e chiacchierata, non ci sembra poi più così tanto innovativa, non trovi?