Amo la fotografia. Ogni giorno sono lì, di fronte allo schermo del mio computer, alla ricerca di quell’immagine, unica ed irreprensibile, pronta a svoltarmi la giornata.

A volte la scovo, al primo colpo, altre volte è più difficile, e sono costretto così a districarmi tra le innumerevoli produzioni di autori dai sedicenti, e a volte ridicoli, soprannomi da “artista”, cercando di non rimanerne troppo scottato, a causa di alcune visioni irrisorie proposte da certi fenomeni (ormai sono un vero e proprio scansatore professionista di fuochi di paglia).

Eppure, per quanto apprezzi questa possibilità offertaci dal digitale, ovvero quella di poter vedere, apprezzare e contemplare tante immagini in maniera totalmente gratuita, capita sempre più spesso di avere la necessità di avere tra le mani un supporto fisico: un qualcosa a cui aggrapparmi e poter dire “si, effettivamente me l’aspettavo proprio così”.

Da “Anche le ombre parlano” , 2020 © Gianluca De Dominici

Perché le vere fotografie sono quelle stampate, quelle per cui esiste un rapporto davvero intimo con il suo fruitore: le puoi toccare, odorare e rigirare. Puoi guardarle di traverso, oppure appenderle alla tua parete, cercando di indovinare alla prima occasione la giusta angolatura, per non doverle ogni giorno riposizionare, perché durante la notte uno spiffero ne ha cambiate le connotazioni — è forse l’ora di attaccare un chiodo in più?

Ma una singola fotografia a volte non basta. Gli autori sono tanti e non sempre è possibile avere un loro immagine tra le nostri mani. Alcune sono per motivi di mercato, sapientemente spiegati da Denis Curti nel suo libro “Collezionare Fotografia”, praticamente dei sogni irraggiungibili per noi comuni mortali: costano troppo, oppure hanno una tiratura limitata, che le rende tristemente fruibili solo per una ristretta elite di collezionisti.

Che fare allora? Continuare a stare dietro uno schermo per il resto della nostra vita? Oppure iniziare ad vagliare altre alternative, magari più fattibili per noi essere umani? Come ogni domanda di questo genere non c’è una risposta certa, ma io, nel mio piccolo, credo di averla trovata.

Monografie: ti spiego perché sono la scelta giusta per te

Io la risposta l’ho trovata, in quelle che sembrano essere oggi il giusto compromesso per ogni fotografo: le monografie. Grossi libri, di forma e dimensioni differenti, che raccolgono, attraverso uno studio minuzioso tra fotografo ed editore, un numero considerevole di immagini, unite da un tema o un intervallo di tempo specifico.

Si trovano sia il libreria che negli store online e contano di soddisfare lautamente tutti i desideri di un fotografo — senza svuotargli fin troppo il portafoglio. Ma cosa le rende davvero speciali? Ve lo spiego subito.

  1. Sono uniche nel loro genere
  2. Le puoi consultare in qualsiasi momento
  3. Sono studiate per offrirti un certo tipo di esperienza
  4. Costano il giusto, soprattutto se non sono troppo rare o antiquate

Non saranno come una stampa firmata e approvata dal fotografo, ma vi posso assicurare che molti artisti ripongono grandissima fiducia in queste operazioni, tanto da spendere mesi, se non anni, nella produzione dei loro libri.

Minutes to Midnight, 2013 © Trent Parke

La sensazione di sfogliare un prodotto come questo, studiato e amato da un nostro fotografo di riferimento, è inspiegabile, per non dire paragonabile alla visione di un film o alla lettura di un romanzo di spessore.

Perché, mentre nella singola foto puoi apprezzarne i toni, le sfumature e la scelta del soggetto, in una monografia hai l’occasione di entrare a contatto con la linea narrativa di un autore. Ne conosci il punto di vista, in maniera più ampia e precisa rispetto ad una singola immagine, che lascia a volte spazio a troppe chiavi di lettura — soprattutto se l’artista non prende posizione su niente e nessuno.

Sono vere e proprie finestre nella psiche di un individuo che ha scelto la fotografia come strumento di introspezione o racconto. Senza le monografie oggi non conosceremmo gran parte delle immagini entrate alla storia perché ammettiamolo, non tutti finiamo sulle riviste e non tutti abbiamo l’occasione di essere appoggiati da un mentore di caricatura internazionale.

Insomma, se volete farvi un vero regalo compratene una, è la scelta migliore per voi. Se poi volete farci morire di invidia con i vostri ultimi acquisti, l'area commenti è a vostra disposizione.

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