Il 2024 è finalmente volto al termine. È stato un anno, quello appena conclusosi, davvero strano. Per alcuni, direi, orrendo. Nell'arco di pochissimi mesi, abbiamo assistito alle più cruente dimostrazioni di avidità umana e a forme di ingiustizia, che a pensarle nel ventunesimo secolo, fanno inorridire, se non gelare la pelle.

Il mondo è sempre più buio; ciononostante qualcosa di buono nelle pieghe di quest'immonda creatura chiamata "società contemporanea" c'è stata (per fortuna!) e tra quelle che voglio sottolinearti oggi c'è il rinnovato interesse, da parte di istituzioni, pubblico e privati, nei riguardi della fotografia e dei suoi eroi (il 2024 è stato un periodo encomiabile in quanto attività, idee, sperimentazioni e mostre in tutto il territorio). Tutto ciò non farà finire le guerre, né l'odio, lo so; ma comunque mi lascia un leggero margine per sperare in un 2025 in cui l'arte, di cui oggi ne abbiamo più che mai bisogno, possa guidarci ancora verso la ragione, la pace e la consapevolezza della complessità. Verso, mi verrebbe da dire, la bellezza.

E proprio da quei piccoli frammenti di bellezza che il 2024 ci ha lasciato, mi piacerebbe ripartire, per augurarti, in questo primissimo numero della Newsletter, un buon anno e per darti qualche anticipazione di quello che leggerai, ascolterai e vedrai, nei prossimi mesi, sulle sbilenchissime pagine di The Street Rover.

Nuove rubriche (o forse no?)

Nuovo. Giovane. Fresco. Sono questi gli aggettivi che ogni anno spingono tutti i creativi a fare di meglio, a raggiungere risultati migliori rispetto a quello che è sempre "l'anno peggiore della propria carriera". Io, tutta sta rincorsa alla novità, non l'ho mai capita. La trovo deleteria, ingiustificata. E, in questo particolare settore, dove la sensibilità e la conoscenza sono importanti, rischia di veicolare una superficialità di fondo pericolosissima per i novizi. Con la fotografia non si scherza.

Qualche mese fa un piccolo esperimento, per tastare il terreno, e vedere se i libri hanno futuro (a proposito, mi segui già su Youtube?)

Anche io, in passato, ho sperimentato diverse modalità per raccontarti la materia e rendertela più "digeribile". In alcuni casi ho preso degli enormi granchi (quanti si ricordano delle live streaming fatte su Instagram? Pessime), in altri casi, invece, sono riuscito a prendere bene la mira e a investire su idee che oggi hanno reso The Street Rover un luogo bello da frequentare - come quella piccola creatura chiamata Fotografia in Calzamaglia, a cui tanti di voi avete imparato a volere bene.

A guidarmi sempre in ogni scelta la consapevolezza che la qualità, il dialogo e l'attenzione riposta in tutti i contenuti e contatti creati con voi lettori, fossero la base di partenza a cui mai mancare. Perché se c'è una cosa che odio vedere di questi tempi è la finta ipocrisia di chi sfrutta il lavoro degli altri solo per portare acqua nel proprio mulino. Così, alla lunga, la fotografia, più che migliorare, muore.

Il tempo di sperimentare, insomma, è finito. È il momento ora di consolidare alcune intuizioni e rendere il progetto editoriale più costante. Se riusciamo, pure più sostenibile, così da mantenere attiva insieme una linea editoriale unica nel suo genere in Italia e a rendere lo scenario fotografico un posto più umano.

In poche parole, per il 2025 ho deciso di non rivoluzionare il mio modus operandi ma solo di migliorarlo, creando nuovi contenitori per le rubriche e continuando ad investire sulla cultura fotografica e sulla fotografia di strada di matrice italiana.

Nelle prossime settimane lancerò infatti:

  • Questa è roba da fotografi!: la rubrica che scende a fondo di libri, documentari e fatti di fotografia per capire quali misteri si celano dietro ai fenomeni in voga nel settore e alle parole/immagini di chi percepisce nello strumento fotografico un amico. Uscirà tre volte al mese, di Martedì: due volte in versione articolo, per gli abbonati, e uno in video, gratuito su Youtube.
  • Controluce: una rubrica pensata per i Social Networks e per tutti quelli che amano scoprire sempre nuovi orizzonti fotografici. Semplicemente, da Lunedì a Venerdì, ti racconterò su Instagram una fotografia del passato accompagnata da un commento. Una al giorno, perché di più potrebbe nuocere alla tua salute.

Per il resto, continueranno ad uscire a cadenza settimanale la Newsletter di "Italians See Better" (Sabato, ore 12:00) - quella dove ti racconto un lavoro fotografico o curatoriale di italiani - e a cadenza mensile il Podcast, quel posto in cui gli operatori culturali del settore fotografia si raccontano e ci dicono la loro su tutti quegli argomenti che animano la scena e che non conosciamo fino in fondo.

Nel 2024, Fotografia in Calzamaglia è stato ascoltato da decina di migliaia di voi. Numeri pazzeschi. Non posso che dirvi grazie, di cuore, e promettervi ancora lunghe chiacchierate.

Anche quest'anno, la maggior parte dei contenuti rimarrà sempre gratuita e aperta a tutti. Seppur il progetto non versa in grandi condizioni economiche, ci tengo a mantenere vivo il più possibile l'obiettivo di portare la cultura fotografica in tutte le case. Perché è giusto così. Perché il tentativo di rendere fruibile un qualcosa che ci hanno spesso raccontato online con superficialità - e diamocelo pure: con noia! -, può fare ancora la differenza nel cammino artistico e personale di ognuno di noi.

Questo 2025, in tal senso, sarà cruciale, e spero vivamente sarai ancora qui con me per veder cambiare, in meglio, questo settore fotografico e constatare come quei piccoli frammenti di bellezza, che la fotografia ci sta donando in questi anni, siano portatori di luce. Io, dal canto mio, ce la metterò tutta per raccontarteli al meglio.

Raccontiamo insieme la fotografia?

Le novità, se vogliamo chiamarle così, sono finite. Spero avrai modo di apprezzarle nel tempo e di accrescerne il loro significato prendendo parte, con i tuoi commenti o critiche, al dialogo. Prima di lasciarti agli avanzi di Capodanno, ultime battute.

The Street Rover in questi mesi è cresciuto molto. Mi posso ritenere fortunato di avere tanti lettori e lettrici che apprezzano il mio lavoro e che credono nel valore della cultura fotografica e della fotografia italiana. Il Blog compirà tra pochi mesi otto anni e voglio continuare a credere che questa piccola follia abbia ancora senso. Da solo, però, mi è impossibile. Le spese, non ti nego, sono troppe, infinite. E di cedere ora alla lusinghe di pubblicità di marchi o di sponsor farlocchi non ne ho proprio voglia. Questo progetto, se si regge in piede, è soprattutto grazie a voi.

Valuta quindi ora più che mai la possibilità di sostenere il progetto con una donazione mensile, annuale o saltuaria. Diventando anche solo un "Cacciatori di Istanti" (tre euro al mese), mi permetti di parlarti di fotografia senza remore e di farlo dove conta esserci. Perché se c'è una cosa che credo sia ora fondamentale nel settore è quella di fare giornalismo culturale sul campo, incontrando voi fotografi di persona e capendo quanto questi "eventi culturali" sparsi sul territorio siano davvero utili, per il bene della fotografia e del paese.

Se sarai con me in questo grande racconto della fotografia, mi renderai felice. Sennò, come sempre, potrai comunque leggere e ascoltare quello che ti aggrada su queste pagine gratuitamente. La cultura, qui, sarà sempre libera e aperta a tutti.

Dai, ti ho detto anche troppo. Ti auguro un anno ricco di felicità. Ci sentiamo prestissimo con la prima uscita di Questa è roba da fotografi! il 7 Gennaio.

Per tutti i catanesi all'ascolto, invece, ci vediamo il 9 Gennaio (ore 19:00) alla Legatoria Prampolini, per la presentazione del volume di Street Journey in Italy. Vi aspetto in massa, sarà un qualcosa di davvero speciale.

A presto - e buone foto! 

👋🏻
Condividi su: