Ogni volta che iniziamo una sessione di fotografie arriva sempre il momento del grosso dilemma: scatto o non scatto? La domanda, per molti con una risposta ovvia, nasconde delle trame che meritano di essere discusse in maniera più approfondita.
Scatto o non scatto: solo una scelta formale?
La fotografia digitale, fin dalla sua nascita, ha permesso di poter scattare un numero veramente elevato di fotografie, cambiando per sempre il modo di cogliere il momento. Per molti, questa sua caratteristica, ha reso l’azione del fotografare un mera singola movenza data dalla pressione del tasto di scatto.
Questa analisi, che nasconde delle verità, potremmo dire essere non totalmente giusta. La fotografia ha in parte giovato dall’arrivo del digitale, soprattutto se pensiamo alla maggior diffusione di questa forma d’arte nella vita delle persone.
Anche se, è giusto prendere in considerazione, il come quest'ultima faccenda abbia generato una sempre più presenza di scatti privi di significato e di personalità.
Ma allora, è sempre giusto scattare anche quando il momento non è pienamente significativo? La domanda è lecita ma la risposta è ben più che definitiva. Quando scattiamo delle fotografie è come se immagazzinassimo continuamente del materiale all’interno della nostra mente e della nostra scheda/pellicola.
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