TRANSITORIETÀ. La fotografia è composta, fino al midollo, da agenti transitori, o da chi, fugacemente, prova a rincorrerli affannosamente nel tempo.

Carl De Keyzer ha inseguito per ben due anni (dal 1989 al 1991) questa provvisorietà, costruendoci sopra un racconto visivo che mettesse ordine nel tempo e nello spazio e che ci desse, nel mentre, una visione apolitica, quotidiana e trasparente delle popolazioni dell'Est Europa.

Questo lavoro, chiamato evocativamente "East of Eden", ci parla del paradiso terrestre, luogo di transito e di purificazione delle anime penitenti. Di paradiso qui ce n'è però ben poco, o almeno, è ben nascosto tra le pieghe di una realtà opprimente che oscilla tra il vecchio e il nuovo, tra l'odio e l'amore.

Carl si fa testimone del passaggio dall'Unione Sovietica alla democrazia, un momento storico che vede popoli nati sotto una tirannia entrare a contatto per la prima volta con la libertà, con l'inderteminatezza della propria identità.

Paura. Sconcerto. Spaesamento.

Siamo nel pieno di una transitorietà e questa spaccatura, sapientemente raccontata attraverso un registro visivo fatto di ombre, mosso e di un bianco e nero purissimo, ci viene trasmessa con tutta la forza di un'incertezza incipiente.

Ogni cosa è condannata a perire e il fotografo, negromante che riporta in vita il già morto, si fa testimone di tutte queste entità provvisorie, politiche, religiose o sociali, cadute, o che cadranno presto, nell'oblio.

"East of Eden" di © Carl De Keyzer (1995)

Carl De Keyzer è in mezzo alla gente comune. Non grida, non sbraita, non cerca i sensazionalismi. Si lascia trasportare dagli echi della città e cerca di dipanarne le vicissitudini.

Un rumore, un sorriso, un gruppo di persone. Ogni cosa lo guida verso una maggior consapevolezza del fatto accaduto. Ogni frammento è sostanza basilare di un fenomeno molto più grande.

Al centro di tutto, un rapporto insalubre tra dittatura e democrazia: due forze non ancora mature e totalmente divelte che fanno da punto di partenza per ricostruire lo spirito di un popolo moralmente distrutto ed estraneo a se stesso.

Vivere o morire, una scelta che attraversa i visi segnati della tristezza di questi uomini, donne e bambini di fronte all'incapacità di sapersi adattare ad un mondo costruito a misura d'uomo ma concesso a loro nella taglia sbagliata.

In fondo, una luce, quella della salvezza di un popolo destinato al cambiamento.

La fotografia è, e sarà sempre, parte attiva di ogni transizione e queste immagini di Carl De Keyzer, pur non mirando a dirci niente di particolare, consolidano una nostra certezza: la speranza di un miglioramento è possibile per tutti, basta solo ribellarsi, insieme, contro le ingiustizie.

Il tempo, alla fine, farà il resto.

Fotografie di © Carl De Keyzer (sito: https://www.carldekeyzer.com/).

Chi è Carl De Keyzer?

Carl De Keyzer è un fotografo di origine belga. Entra a far parte della Magnum Photos nel 1994. Il suo stile è caratterizzato dall'uso coscienzioso di ombre, luce e mosso e da un un bianco e nero indimenticabile. Scopri altre sue immagini qui.

Carl De Keyzer - Photography
1996 East of Eden explores the border area between two ideologies. In Eastern Europe’s current transitional phase, not all traces of communism have yet been erased, and democracy is still in its infancy. Old and new: one of these ideologies was heralded as ‘the light in the darkness’ fifty years a
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